È un libro, in cui , con linguaggio semplice, chiaro e accessibile a chiunque, Don Terenzio trasmette un messaggio che arriva dritto al cuore, quello dell’Amore in tutte le sue sfaccettature, da quello per la propria famiglia, a quello per la comunità e per ogni persona che incontra.
È un amore, il Suo, che soddisfa pienamente il testamento spirituale di Gesù: “Amatevi gli uni gli altri, come io vi ho amato” .
Pertanto, procedendo nella lettura del testo, pagina dopo pagina, testimonianza dopo testimonianza, la narrazione di Don Terenzio ha suscitato in me degli interrogativi e mi ha indotto ad alcune riflessioni.
Il primo interrogativo che mi sono posta è quale fosse il tipo di amore che Gesù ci propone, e in che cosa consistesse la novità della Sua proposta.
Egli non dice semplicemente:”Amatevi”, ma “Amatevi gli uni gli altri”.
Il Suo non è un invito ad un amore generico, a voler bene a tutti, ma ad ogni persona concreta che incontriamo e abbiamo davanti.
Per Gesù, “Amare”, vuol dire capacità di entrare in relazione con l’altro, scambio reciproco nel “dare”, ma anche nel “ricevere”.
In virtù di questa reciprocità, mi sono chiesta allora:
quali atti d’amore ricevo, ma soprattutto quanti ne restituisco;
se riesco a condividere con ogni persona che incontro quell’amore che ho ricevuto come dono e che, in quanto tale, dovrei condividere;
quali sono le peculiarità dell’amore di Gesù e se sto tentando di amare alla Sua maniera.
Quello di Gesù nei nostri confronti, è un Amore gratuito e senza riserve.
Invece, molto spesso, il nostro amore è selettivo, poiché rivolto soprattutto a chi si comporta in modo adeguato alle nostre aspettative, soddisfacendole.
Pertanto, è un esame di coscienza, che ci spinge a fare Don Terenzio, quando rivolgendosi a noi con tono colloquiale e fraterno, ci dà esempio, con la sua testimonianza, di quell’ Amore, di cui a volte non siamo capaci, ma che è essenziale, per essere veramente discepoli di Gesù.
Cecilia Giangregorio – Cellamare